Ciao, come ho più volte detto per un bushcrafter il coltello è un utensile con il quale è possibile costruire altri oggetti ed attrezzi utili per essere a loro volta impiegati in imprevedibili situazioni. Fermo restando che tutto questo va fatto in sicurezza. Pertanto se non è strettamente necessario non useremo il nostro coltello qualora abbiamo la possibilità di utilizzare altri oggetti o materiali.
Il coltello non è un martello, non va usato di piatto per piantare i paletti della tenda. Non va utilizzato per scavare buche poiché basta un sasso per spezzarne la punta e, comunque, nel migliore dei casi perderà quella che è una delle sue caratteristiche più utili: il filo. Non va utilizzato come un’accetta per tagliare tronchetti e ciocchette di legno, se proprio necessario e non avete con voi lame più grandi (tipo un machete un’accetta) potete appoggiare la lama del vostro coltello (lama fissa!) sul segmento di ramo e battere sul dorso della lama per tagliarlo (batoning).
Quello che voglio dire è che molte pratiche che vediamo nei filmati, in particolare quelli americani, sono per la maggior parte molto estreme ed in alcuni casi inattendibili oltre che pericolose.
Per prima cosa portate con voi almeno un paio di guanti, non dimenticate che non siete rudi boscaioli ma “animali urbani” e che appoggiarsi a rocce e alberi in condizioni di stanchezza, o sudati, aumenta la possibilità di procurarsi piccole ferite che in ufficio o a casa sono facilmente gestibili, in un bosco a 2500 metri sul livello del mare molto meno. Inoltre i guanti vi consentiranno anche un maneggio più sicuro in determinate condizioni.
Il taglio. Esistono delle tecniche per ogni tipo di taglio, dallo sbucciare una patata al pulire un ramo con la differenza che magari di patate, o mele, ne avete già sbucciate, al contrario della pulitura di un ramo. Ricordate, quindi, di studiare bene il taglio che dovrete effettuare prima di eseguirlo e durante l’esecuzione di tenere braccia, mani e gambe lontane dalla traiettoria della lama, non tagliate mai con il taglio rivolto verso voi stessi.
Prima di cominciare un lavoro di taglio mettete attenzione a quanto e quanti sono intorno a voi, il vostro cane che potrebbe venirvi accanto mentre state vibrando un colpo, vicino potreste avere oggetti delicati quanto importanti quindi, se è il caso, allontanatevi voi da persone e cose. Quando avrete finito il taglio non lasciate il vostro coltello in giro, il terreno del bosco non è come il pavimento di casa e la vostra affilata lama può non essere più visibile e, oltre al potenziale danno di averla persa, potrebbe diventare un grosso pericolo per chiunque vi si appoggiasse sopra senza accorgersene. Più semplice e veloce è prendere l’abitudine di rinfoderarlo quando avete finito.
Non prestate il coltello, se si tratta di persone esperte hanno già il loro, se sono neofiti potrebbero farsi seriamente male. Non dimenticate neppure di portare con voi un piccolo kit di primo soccorso (non pronto soccorso): cerotti, benda, garze, disinfettanti e per cortesia, a meno che non siate degli addetti ai lavori, evitate quei kit “alla Rambo” con tanto di aghi , filo da sutura ed in alcuni casi addirittura bisturi.
Sempre in alcuni filmati si vede l’esperto della situazione che lancia il coltello contro un albero. Ecco, non fatelo! Non serve a nulla se non a dimostrare che siamo un po’ imbecilli considerato che se volete lanciare dei coltelli ne esistono di realizzati di proposito ed il vostro non lo è. In secondo luogo nella maggior parte dei casi se vi va bene, e non vi sarà tornato indietro in faccia, passerete il resto dell’escursione a cercarlo, il più delle volte inutilmente.
Altra cazzata di moda sul web è quella di montare dei coltelli su un bastone a mo’ di lancia ma per fare che? Credete che un cinghiale o un capriolo siano così raggiungibili e voi così bravi da fare invidia ad un indigeno australiano? Non è necessario essere stati nei reparti speciali di Zanzibar per trascorrere in santa gratificazione uno o più giorni in boschi e foreste. Impariamo ad utilizzare l’attrezzatura di base con coscienza e cognizione a cominciare dal coltello. Più avanti vedremo insieme come accendere un fuoco in sicurezza lì dove è concesso accenderlo. Buon bosco a tutti.
(Alcune immagini sono state prese da Google).
Antony
Interessante e, soprattutto istruttivo
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Grazie ..
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E’ sempre molto utile leggere i tuoi consigli e suggerimenti
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Sono davvero sciocchezze, ma sono anche quelle trascuratezze che fanno la differenza tra una bella giornata, ed una tragica ..
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Una curiosità… Ma anche per aprire il cocco usi il coltello o il seghetto ? Leggendo il tuo blog sto imparando cose nuove, anche se in casa mia tengo giusto un coltello di ceramica per la cucina 😛
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Il cocco lo rompo con un martello , dando colpi con forza sufficiente a rompere la corteccia, ma senza devastare il frutto..
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Grazie, anche dalla città mi hai fatto respirare una boccata di aria fresca!
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Qui davvero riesci a far respirare “aria di bosco”! E per una che vive in una città pianeggiante… non è una cosa da poco. 🤓
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Grazie 🙂
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Molto bello, conosco i coltelli più dal punto di vista di combattimento che utilitaristico, ma proprio per questo mi sono rivisto in tante delle cose descritte
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Anche il combattimento rientra tra le innumerevoli specializzazioni del coltello..
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In Italia abbiamo anche una tradizione niente male, al di fuori dell’ovvia Sardegna. Peccato non sia tutto così documentato (non come piace a me almeno!)
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