Salve a tutti amici dei boschi e della natura, oggi vorrei parlare della sesta C della sopravvivenza, elemento condizionale che non è mai preso in considerazione e che, del resto, non è neppure reperibile come gli altri oggetti appartenenti alle altre Categorie. C’è un pizzico di sarcasmo condito con simpatia in quello che, se vorrete, andrete a leggere qui sotto.
Cosa sono le 5 C della sopravvivenza?
I maggiori esperti e luminari della sopravvivenza, gli amici americani in primis, hanno individuato accessori appartenenti alle cinque categorie di oggetti che in caso di necessità sono difficili da realizzare in natura.
1ª C – Parliamo di un coltello di buona qualità o oggetti atti comunque al taglio, tipo Multi-Tool, coltelli chiudibili o a lama fissa, necessari per tutti quei lavori che unghie e denti non possono fare.
2ª C – Questa C sta per combustione e include tutto il necessario per accendere un fuoco di emergenza, per scaldarci, proteggerci da eventuali animali, per segnalare la nostra presenza, per fare da illuminazione quindi costruire una torcia: parliamo in questo caso di accendini, acciarini e fiammiferi.
3ª C – In questa categoria rientrano le coperte, non importa se tradizionali, di tipo militare o termiche, che oltre a costare pochissimo pesano pochi grammi. Le coperte sono necessarie per avvolgerci e mantenere la nostra temperatura corporea ma possiamo usarle anche come riparo.
4ª C – Questa sta per contenitore. Rientrano in questa categoria borracce, pentolini e via dicendo che servono a contenere acqua, scaldarla per preparare qualcosa da mangiare o da bere sul fuoco ma anche per molto altro.
5ª C – C come cordame, ad esempio il paracord di cui ho già parlato in un precedente post, ma anche cordami in canapa, quelli da muratore o lenze da pesca, necessari per tenere insieme un riparo d’emergenza o steccare un arto e, con particolare riferimento al paracord davvero molto altro (come ricavare una lunga lenza da pesca o, se si hanno le giuste competenze, anche mettere qualche punto di sutura).
Ed eccoci ora arrivati alla tanto attesa 6ª C.
La mia personalissima 6ª C sta per Culo. Elemento di indiscutibile importanza, la quantità necessaria di questo fattore deve essere proporzionale all’evento/disastro in cui siamo rimasti coinvolti. Della serie sopravvivo ad un disastro aereo e nella stiva trovo lo zaino di un escursionista professionista preparato a dovere.
Ora, mettendo da parte l’ironia ma mantenendo un pizzico di sarcasmo, noi nello zaino che abbiamo preparato a casa mettiamo le C necessarie ed anche qualcos’altro, per noi o per chi magari a causa di un evento sismico o altro deve aspettare una notte fuori all’addiaccio in attesa di poter ritornare in casa, anche se dobbiamo essere consapevoli che nonostante tutte le nostre accortezze e attenzioni per prepararci agli eventi più imprevedibili dobbiamo sempre fare i conti con degli stupidi della Repubblica delle banane del nord che cicciotti cicciotti e sorridenti da qualche parte nel mondo giocano a fare i generali, con i missili, e che qualche loro simile gli aerei li butta giù davvero.
Ovviamente se qualcuno di voi sa dove poter trovare la Sesta C lo dica! Su amazon e Ebay non si trova nulla.
Buon bosco a tutti!
Antony
Molto interessante! La sesta C è fortissima xD
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simpatico questo tuo articolo 😉 sicuramente farsi trovare pronti ad ogni evenienza è un bel punto di partenza, anche se io di solito per le escursioni giornaliere porto solo macchina fotografica, della buona musica, delle cuffie, e da mangiare, se non decido di pranzare in qualche punto di appoggio…😉 ah dimenticavo, i power bank per caricare il telefono, quelli si sono utili, al giorno d’oggi direi indispensabili…
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