Un tipetto di tutto rispetto: il cinghiale

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Salve a tutti amici dei boschi, oggi andiamo a conoscere un personaggio davvero particolare, un abitante dei boschi di tutto rispetto, il cinghiale. La presenza di questo ungulato è ormai estesa su tutto il territorio nazionale, i divieti di caccia e la scarsa presenza dei suoi predatori naturali hanno contribuito a consentirne una forte crescita. In rete si trovano decine e decine di informazioni che dovrebbero essere utili nel caso assolutamente probabile di un incontro non esattamente desiderato.

  1. La prima regola è quella di essere informati se nella zona in cui abbiamo programmato l’escursione vi è la presenza di questo animale, sapere che il cinghiale c’è, ci farà avere un comportamento più appropriato.
  2. La seconda regola è quella del silenzio. Procedere con calma ed una buona respirazione, senza affanni, ci consentirà di sintonizzarci su un canale, il bosco, che trasmette continuamente segnali. Nel bosco non dobbiamo entrare come turisti giapponesi nel centro storico di Firenze ma come animali in armonia con il luogo in cui ci troviamo. Per cui niente musichette della natura per favore, via le cuffie e tenete lo smartphone per le foto e non per mandare continuamente sms o fare selfie.
  3. La terza regola è occhi aperti. Un rovo che si scuote o un fagiano che si alza nervosamente sono indicazione che potrebbe esserci qualcosa di grosso.
  4. La quarta regola è quella di portare un bastone. Non mi riferisco a quelle stecche  telescopiche geneticamente modificate ma ad un buon bastone di legno. È utilissimo in moltissimi frangenti, usandolo per alleggerire il carico del nostro passo ma anche per spostare foglie secche. E sì, perché anche gli animali del bosco lasciano segni del loro passaggio e quelli del cinghiale sono riconoscibili per via del suo modo di mangiare (grufolare)  e cercare cibo. con un po’ di esperienza  da questi “solchi” è possibili riconoscere anche le dimensioni dell’animale e se è maschio o femmina. Anche feci seminascoste (in buona quantità) sono segno del suo passaggio.

Ricordiamo anche che non siamo militari in missione e che, al contrario di quel che si pensa, colori più visibili in mezzo alla vegetazione consentono ai cinghiali di scorgerci e non sentirsi sorpresi ed in pericolo e quindi a non sentirsi costretti ad attaccarci. Teniamo a mente, inoltre, che a parte i grossi maschi i cinghiali vivono e si muovono in branco e che le femmine sono molto protettive nei confronti dei piccoli che, essendo come tutti i cuccioli curiosi ed imprudenti, sono i più visibili. Evitate sciocchi tentativi di approccio, se riuscite a scattare una foto bene, se no ciccia e andate avanti, poiché gli occhi di più di un adulto vi stanno osservando.

 

Tutti gli animali bevono, compresi lupi, orsi e cinghiali, se dovete riempire una borraccia fatelo consapevoli che potreste non essere gli unici a volersi dissetare. Come ho scritto sopra in rete si scrive spesso che il cinghiale lo si trova nelle faggete  e dove vi sono querce, verissimo visto che adorano le ghiande. Ma il nostro amico cinghialetto mangia praticamente di tutto, radici, larve, carcasse di animali e d’estate non disdegna i frutti che il bosco offre generosamente. I cinghiali hanno dimostrato di non essere esattamente stanziali, al contrario vanno in cerca di cibo attraversando anche piccoli centri abitati ed hanno buona memoria, pertanto ogni ambiente boschivo è per loro assolutamente vivibile.

Arriviamo ora al dunque. I cinghiali che vivono in boschi nei pressi di piccoli centri abitati sono abituati alla presenza dell’uomo, non si possono definire addomesticati ma non attaccano l’uomo. I cinghiali che, invece, vivono in grandi faggeti ed in zone di caccia temono anch’essi il cane e l’uomo e, normalmente, appena ne percepiscono la presenza si dileguano. Pertanto nei boschi più inaccessibili tenete il cane vicino a voi, questo sarà sufficiente a stemperare qualunque tentativo di attacco. Ecco perché è importante che il cane sia ben educato ed abituato ad ascoltarvi. Non mettetevi mai tra un animale e la sua possibilità di fuga, in presenza di cuccioli non mettetevi mai tra loro e gli adulti. Il cinghiale difende i cuccioli anche da lupo, orsi e linci, non attacca voi perché siete umani ma sempre e unicamente se ritiene che i piccoli siano in pericolo.

Alcuni anni fa mi sono trovato con la mia staffy di fronte ad almeno tre grosse femmine ed una quindicina di piccoli, una delle femmine ha fatto una carica dimostrativa bloccandosi ad una quindicina di metri da me ed il mio cane, facendo una nervosa inversione ad u. Io sono semplicemente andata dalla parte opposta, battendo due o tre volte con il bastone sugli alberi che erano sul mio cammino, quando mi sono voltato non c’erano più.

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Se dovete trascorrere la notte fuori ricordate di comportarvi come fa ogni buon animale del bosco e “segnate” il territorio intorno al vostro bivacco di almeno una cinquantina di metri lasciando il vostro odore. Io faccio come i lupi e, considerato che non mi vede nessuno, lascio qualche schizzetto. Ricordate di non lasciare forti tracce di cibo,.raccogliete i rifiuti in una busta e chiudetela, le altre cose da mangiare assicuratele ad un ramo d’albero sufficientemente alto. Un buon fuoco, acceso ovviamente in sicurezza, farà il resto.

La prossima volta sarà la volta di un altro personaggio che sta ripopolando alcune zone del nostro Paese, il lupo. Buon bosco!

(Le immagini sono state prese da Google).

Antony

13 pensieri riguardo “Un tipetto di tutto rispetto: il cinghiale

  1. Io ci vivo in simbiosi,come con i lupi,le volpi,i tassi,i caprioli e parecchi altri. Tempo fa una famiglia si era adottata in casa mia (li avevo fatti entrare nel podere per salvarli dai cacciatori): mamma,papà e 5 piccolini. Ci mangiavano il pane e le ghiande dalle mani. Sono animali che possono diventare molto affettuosi. L’importante è conoscerli bene

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  2. di questo tipetto noi ne abbiamo a iosa! Vanno su e giù per il bosco, per noi sono ormai la quotidianità da almeno 6/7 anni. Li abbiamo filmati più di qualche volta. Quando il mio cane è scappato, di notte, la mia paura più grande erano proprio i cinghiali…non ho potuto non addentrarmi nel bosco, siamo stati fortunati, non ne abbiamo incontrati anche se di tracce ce ne erano parecchie.

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  3. Qusndo verrai nelle zone del Chianti,i Cinghiali li vedrai ovunque!purtoppo la malvagità dell’uomo è sempre pronta a rovinare tutto,in quste zone li hanno fatti incrociare con il cinghiale Russo che è una bestia enorme,per cui tutti quelli che sono in questa zona fanno paura da quanto grandi…

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  4. Conosco sebbene di vista il tipetto..viviamo con mio marito da sei anni nel Parco Nazionale del Cilento e Valo di Diano dove li han importati da fuori.
    Combinano disastri alle coltivazioni e sanno essere molto aggressivi.

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  5. Le femmine del cinghiale, come tutte le mamme, sanno essere protettive bisogna stare attenti ..qua nel Parco Nazionale CVD abbiamo un po’ di tutto anche se cinghiali sono stati importati, m’ha detto il comandante della stazione Carabinieri forestale distanza in zona

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